L’immagine di questa settimana per il desktop del computer è di quelle che fanno sentire piccoli. O grandi, dipende dallo stato d’animo.
Si tratta di una fotografia che ritrae una nube di gas cosmici, probabilmente ripresa grazie al famoso telescopio Hubble.
Tutta questa storia, che ha iniziato a circolare su facebook alcuni mesi fa, è la classica bufala che le persone copiano e incollano senza probabilmente neanche controllare.
Cerco di spiegare in modo semplice cosa succede, come funziona e cosa fare per la propria privacy su facebook
Gli Sweet sono uno storico gruppo rock formatosi a Londra nel 1968. La loro carriera durò fino al 1981, sebbene con una serie di cambiamenti nella formazione.
Furono grandi esponenti del movimento glam rock e hard rock negli anni settanta.
E’ il ritorno di Kim Dotcom. Il “re di tutti i pirati” del web e del file sharing. Mega è il nuovo servizio con sede in Nuova Zelanda.
Dopo la chiusura forzata di MegaUpload imposta dalla giustizia americana si riparte da 50 GB di file sharing disponibili per tutti. In pratica un nuovo servizio di cloud storage.
Era da un po’ che in questa serie di immagini per desktop mancavano elementi nella sottocategoria sexy, e qualcuno se ne è lamentato ! Beh, rimandando a ben più forniti siti, qui mi limito a proporre una nuova immagine dal titolo luci ed ombre.
Non so se è un caso oppure no (“nulla succede per caso” ?) che proprio in questo periodo preelettorale sia quindi finito a ritrovare l’evoluzione della piattaforma openpolis, oramai evoluta in una serie di servizi e siti pensati per la politica
Burning down the house è il brano simbolo, nonchè singolo estratto, di Speaking in Tongues, bellissimo disco del 1983 dei Talking Heads.
Gruppo formatosi nel 1974 intorno a David Byrne, emblema dell’approccio avanguardistico alla musica pop, i Talking Heads hanno sempre avuto una proposta artistica caratterizzata da un’ecletticità spinta verso estrosi eccessi e per i concerti dal vivo dalla grandissima carica emotiva.
Gli utenti di Linux e sistemi *nix conoscono bene i desktop virtuali e li usano con soddisfazione. In poche parole ti permettono di definire più schermi in cui sistemare le finestre con i programmi che stai usando, sia utilizzando diversi monitor, sia con l’unico monitor reale che hai a disposizione.