Scuse sonore per fuggire da una videoconferenza
Le recenti vicende legate alla pandemia e al conseguente lockdown hanno portato a molti aspetti fortemente stressanti.
Tra i meno gravi probabilmente, ma molto diffusi, ci sono quelli determinati dal lavoro svolto da casa, che per molti ha un tormento ricorrente: le videoconferenze.
Continue e interminabili riunioni con colleghi e clienti, da svolgere davanti allo schermo del pc.
Abbiamo assistito alla scelta di sfondi che meglio si adattassero al ruolo e alla professione, la diffusione degli sfondi virtuali, la comparsa di avatar più o meno credibili o di make up digitali per migliorare il proprio aspetto.
Qualcuno ha pensato che per sfuggire ad una riunione si potrebbe fingere un impegno urgente e che per dare credibilità alla cosa sia molto utile un suono da fare sentire ai propri compagni di riunione.
Ecco allora il sito che fa al caso nostro: una raccolta di suoni quali il tè rovesciato sulla tastiera, il camion delle consegne, il rumore di un uccello che è entrato in casa, o delle vespe che ci attaccano, del bambino che piange o del postino che sollecita di andare a ritirare la posta.