Navigazione anonima sul web
La nostra navigazione sul web può essere -e di fatto è- tenuta sotto controllo. L’ip che usiamo mentre ci muoviamo nel WWW è monitorato e viene usato come carta d’identità. E’ possibile adottare mezzi per aggirare questa situazione.
Che ci piaccia o no, quando ci muoviamo nel web le nostre azioni vengono tenute sotto controllo.
Non occorre pensare a un Grande Fratello Orwelliano, non ogni singola operazione viene controllata, ma -ad esempio- quali pagine web consultiamo, sì.
Questo controllo avviene perlomeno a livello di indirizzo IP (che viene assegnato ad ogni connessione che eseguiamo, se quello che abbiamo sul nostro pc non è un IP pubblico), in modo tale che sia possibile, a distanza di mesi, verificare cosa è stato fatto. E’ un classico delle indagini dei corpi speciali delle forze dell’ordine di cui sentiamo ogni tanto parlare in caso di complessi casi polizieschi.
Per rendersi conto di questo è sufficiente visualizzare una delle molte pagine web che visualizzano dati sulla connessione, e che spesso aggiungono qual è il sistema operativo usato, il browser, ecc.
Del resto queste informazioni sono regolarmente registrate anche dai webmaster per avere informazioni e statistiche sui visitatori di un sito web. Ciò permette anche di mostrare pagine ad hoc per le caratteristiche del visitatore, ad esempio una pagine nella lingua giusta.
C’è anche chi (e ne conosco !!) ha deciso di bloccare la visualizzazione del proprio sito a specifici concorrenti, perlomeno se questi navigano da indirizzi IP conosciuti (operazione ovviamente infantile e ben poco efficace, ma tant’è).
Casi più clamorosi sono quelli di interi paesi che impediscono ai propri cittadini di collegarsi con alcuni servizi: è il caso del blocco di social network (ad esempio Facebook) in alcune nazioni.
Situazione più casalinga è il blocco che esiste(va) in Italia per l’accesso a servizi di scommesse on line di altri paesi.
Ciò detto, se volessi raggiungere un sito che mi è stato oscurato sulla base di quanto detto sopra, come potrei fare ?
Il sistema forse più semplice è di usare un servizio di navigazione anonima. Ce ne sono alcuni, anche gratuiti.
Qui mi limito a segnalare Anonymouse.org che permette di inserire un url bloccato e visualizzare la pagina corrispondente che altrimenti non potremmo raggiungere.
Pingback: Mikis` Bookmarks