Spid: l’identità digitale

Lanciata ufficialmente il 15 marzo 2016, Spid è la soluzione promossa dal Governo Italiano (tramite l’Agenzia per l’Italia Digitale) per l’accedere a tutti i servizi online della pubblica amministrazione e -in un prossimo futuro- anche di molti privati.
Spid è l’acronimo di Sistema Pubblico di Identità Digitale ed è stata pensata per permettere ai cittadini di accedere con un’unica identità digitale (ovvero un unico nome utente e password) ai servizi online.

Spid identità digitale

Quali sono i servizi a cui accedere ?
Ci sono moltissimi servizi online che possiamo usare già oggi: prenotazioni sanitarie, iscrizioni scolastiche, situazione contributiva, pratiche d’impresa, servizi comunali ed anagrafici. Nel corso del tempo tutti i servizi della pubblica amministrazione dovranno essere abilitati per potere recepire questa modalità di accesso. Entro il 2017 tutta la Pubblica Amministrazione dovrà aderire a SPID.
Al momento la situazione è evidentemente in una fase embrionale: sono attivi l’Agenzia delle Entrate, l’INPS, Equitalia e INAIL, le Regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Toscana, il Comune di Venezia. Entro giugno sono previste alcune altre Regioni e Comuni.
La mia personale impressione è che si dovrà attendere ancora alcuni mesi prima di vedere una reale diffusione, anche se chi risiede in una delle zone già attive può da subito usufruire di gran parte dei servizi.

Come ottenere l’identità digitale ?
Attualmente sono tre i gestori di identità accreditati: InfoCert, PosteItaliane e TIM. In futuro è possibile che vengano accreditati anche altri operatori.
I tre gestori operano con modalità leggermente differenti e prevedono procedure specifiche: in alcuni casi è possibile rivolgersi di persona agli sportelli e presentare la richiesta, in altri casi l’oprazione può essere svolta online o al telefono.

Attenzione: ottenere la propria Identità Digitale è un’operazione gratuita, ma alcune modalità sono a pagamento.

Quali documenti sono necessari ?
Anche in questo caso ci sono modalità differenti a seconda del gestore scelto e possibilità diverse in base ai documenti dei quali si è già in possesso. E’ possibile ad esempio usare la firma digitale, o la Carta di identità elettronica (CIE) / Carta Nazionale dei servizi (CNS), ma occorre che siano attivate e necessitano dell’utilizzo di un lettore di smart card.

Un altro paio di informazioni importanti:
– in questa fase di introduzione e abilitazione della Spid, tutti i servizi sono ancora accessibili con le “vecchie” credenziali. E’ facile immaginare che in una fase seguente la Spid diventerà l’unico sistema valido per accedere ai servizi online
– esistono tre livelli di identità Spid, che corrispondono a diverse modalità di accesso e sicurezza.

Tutte le informazioni sono disponibili nel sito dedicato.

Considerazione finale: c’è da augurarsi che questo sistema non faccia la fine della PEC, offerta gratuitamente pochi anni fa e poi ritirata.

 

 

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