Operazione Facebook – parte 1

Dopo una lunga resistenza condotta in trincea, cedo alle lusinghe e decido di iscivermi a Facebook. Ma non così a casaccio ! Lo faccio con un pensiero razionale ben preciso e solo per motivi professionali !

social-networkNon sono mai stato particolarmente attratto dai social network in generale e da Facebook in particolare.

Su richiesta di un amico mi iscrissi a suo tempo a LinkedIn, che devo dire ha un suo senso, anche se onestamente non lo utilizzo molto, nè lo sfrutto per le sue caratteristiche specifiche.
Nel corso degli anni mi sono poi arrivate bizzeffe di richieste per Plaxo, MySpace, Orkut, Unyk, Flickr, Badoo e chi più ne ha più ne metta.

Ma io niente ! Ho resistito. Perchè ? Per alcuni motivi. Tra questi:

  • non ho molto tempo per seguire i social network
  • non mi interessano particolarmente
  • non ho particolari contenuti da mettere
  • non sono molto interessato a condividere in quella maniera i contenuti (che invece metto qui…)
  • alcune considerazioni sulla privacy

Insomma, ci siamo capiti, no ?
Tra questi Facebook, è proprio il rappresentante massimo di questi problemi che mi hanno sempre trattenuto.

Dopodichè, il tempo passa, e… Facebook raggiunge un successo tale che un paio di milioni di Italiani ci si iscrivono nel giro di poche settimane, e l’onda lunga porta tantissimi altri utenti.
Questo significa che diventa, anche nel nostro paese, uno strumento realmente utilizzato e diffuso.
Quando poi anche la politica dei parrucconi inizia ad usarlo, vuole dire che è proprio qualcosa da cui non ne puoi più restare fuori 😉

O -più prosaicamente- non puoi ignorare completamente gli aspetti pratici di uno strumento così diffuso.

Quindi: annuncio pubblicamente che ho deciso di capitolare e di iscrivermi a Facebook !
Devo conoscerlo e capire come funziona, perlomeno per poterne parlare a ragione veduta.
Dubito che le mie opinioni potranno cambiare di molto, anzi temo che verranno rinforzati miei timori, ma tant’è !

E allora mi butto nella mischia e decido di vivere questa esperienza (lo so che non sto entrando nella casa del Grande Fratello, ma la vivo un po’ in quella maniera).
Non credo che mi farò assorbire più di tanto, ma necessariamente dovrò dedicare un po’ di tempo a questa cosa, specialmente all’inizio.
E un po’ alla volta rendiconterò per lasciare traccia della cosa.

PS: Twitter è l’unico strumento di quel tipo che mi interessa, ma questa è un’altra storia…

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