Digitale terrestre 2 nel 2022

Ampiamente previsto (ne parlavo già alcuni anni fa) si avvicina il passaggio al digitale terrestre di nuova generazione. Ma cos’è ? e soprattutto, perchè ?

Iniziamo a dire che le tappe per il passaggio al nuovo standard sono state già stabilite, ma che non mi stupirei se si verificassero degli “aggiustamenti” con l’avvicinarsi delle scadenze. Comunque, se tutto andrà come previsto, già nel 2020 il DVB-T2 (nome tecnico del digitale terrestre 2) inizierà ad essere operativo.
Si tratta del recepimento di una normativa della Comunità Europea che prevede dei cambiamenti nell’uso delle frequenze e che impone un profondo cambiamento tecnico. Ciò significa che il segnale trasmesso cambierà, così come le frequenze e tutti gli impianti di ricezione, che comprendono antenne e sintonizzatori, di conseguenza i televisori.

Digitale terrestre 2 nel 2022

Perchè avviene questa nuova trasformazione
Il passaggio allo standard DVB-T2 libera le frequenze della banda 700 (ovvero quelle comprese tra i 694 e i 790 MHz). Ciò permetterà di assegnare queste frequenze alle telecomunicazioni mobili 4G e 5G. Il vero motivo quindi è migliorare le comunicazioni telefoniche. Infatti l’articolo di legge relativo si chiama “Uso efficiente dello spettro e transizione alla tecnologia 5G“, la questione televisiva è una conseguenza.

Sono previsti dei benefici da questa trasformazione: le frequenze sulla banda 700 arrivano meglio all’interno degli immobili e superano gli ostacoli con più facilità rispetto a quelle con lunghezza d’onda più corte, garantendo una migliore copertura per smartphone e tablet, mentre la nuova versione del digitale terrestre consentirà un aumento della qualità visiva e sonora, oltre a più contenuti in alta e altissima definizione. Queste perlomeno sono le promesse.

Tecnicamente
Il nuovo digitale terrestre DVB-T2 adotta uno standard televisivo basato sul codec di compressione video H.265/HEVC (High Efficiency Video Codec), che assicurerà agli utenti una maggiore qualità delle immagini (supporto fino allo standard 8K con risoluzione 8192×4320 pixel) pur necessitando di una quantità di banda inferiore per la trasmissione delle immagini.

Quindi devo cambiare il tv ?
Quando avverrà lo switch-off, se il televisore non sarà compatibile con i nuovi standard basterà acquistare un decoder, analogamente a quanto è accaduto qualche anno fa con il passaggio dall’analogico al digitale.
Da tempo i produttori realizzano solo apparecchi abilitati al DVB-T2 e da qualche mese i negozi devono vendere solo quelli già compatibili con il digitale terrestre 2.
Nel caso di acquisto di un nuovo televisore è comunque opportuno verificare le specifiche tecniche e accertarsi che il televisore supporti lo standard DVB-T2 e il codec H265/HEVC.
Resta comunque l’adeguamento degli apparecchi esistenti (vecchi tv, videoregistratori e altro tramite un decoder) e dell’impianto di ricezione del segnale, ovverosia le antenne (intendendo in effetti i filtri di decodifica del segnale).

Non c’è quindi fretta di acquistare un nuovo televisore, ma nel caso lo si facesse è opportuno verificare se è adatto allo standard che entrerà in funzione tra qualche anno.

 

 

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