Viaggiare in modo economico
Da tempo il sito Airbnb ha raccolto molto successo grazie alla sua formula, che da una parte permette agli utenti di mettere a disposizione una stanza o l’intera casa e dall’altra di trovare alloggio più o meno economico.
Se questa è una soluzione interessante per tutti, volta a guadagnare qualcosa e a viaggiare spendendo poco, da sempre il web ha sfruttato la possibilità di mettere in contatto anche persone che non si conoscono per scambi gratuiti o quasi.
Il campo del turismo in genere si presta bene a questa formula, amplificando comunità che gli sono anche preesistenti, grazie ad una formula non necessariamente di scambio diretto.
Il servizio forse più noto in questo senso è il Couchsurfing, in cui si mette a disposizione il proprio divano per ospitare viaggiatori che si accontentano di questo tipo di sistemazione, ma esistono anche Trustroots, pensato per gli autostoppisti, Warmshowers, dedicato ai viaggiatori in bicicletta e Bewelcome, rivolto ai viaggiatori in genere.
Al di là di alcune specificità di genere di viaggio, spesso facilmente superabili, tutti questi servizi sono gratuiti o particolarmente economici, rivolti a chi vuole viaggiare senza spendere molto e generalmente pensati per uno scambio tra i partecipanti.
Esistono molte considerazioni relative alla sicurezza, la richiesta di aderire a standard di pulizia, convivenza e disponibilità reciproca.
Spesso la logica di questi servizi può essere spiegata così: a chi ospita non è consentito richiedere nessun tipo di pagamento per l’ospitalità offerta ad altri membri. Tuttavia, gli ospiti possono decidere di contribuire; ad esempio, potete organizzare una cena fuori o portare una birra, etc.