Mikis' Bookmarks

Da qualche tempo la stragande maggioranza dei siti web europei ci informa che usa cookies per avere e scambiare informazioni su quanto facciamo sul web.
In effetti, e chiunque conosce un po’ i meccanismi della rete lo sa, ogni volta che visitiamo un sito o ci spostiamo attraverso i collegamenti lasciamo una traccia. O forse sarebbe meglio dire che siamo tracciati, per sapere cosa facciamo, quali sono i nostri interessi e così via. Niente di particolarmente nuovo, nell’ombra…

Mozilla ha da tempo rilasciato un add-on per FireFox, Lightbeam, che raccoglie informazioni sui siti con cui, direttamente o indirettamente, interagiamo sul web, per poi visualizzarli -anche graficamente- e mostrarci la catena di collegamenti che ci riguarda.

Come al solito è opportuno sottolineare che non tutta l’attività di tracciamento sia negativa o corrisponda ad una intrusione nella nostra privacy: la stragrande maggioranza dei dati raccolti non è in effetti direttamente legata ad un nostro profilo personale e serve più che altro per raccogliere informazioni su chi visita i siti, in forma essenzialmente anonima. Un’altra grande fetta di queste interazioni serve per permetterci di dire che una pagina “ci piace” o condividerla in qualche maniera con altri utenti.
Ovviamente il principale utilizzo dei dati raccolti serve per proporci messaggi pubblicitari legati alle nostre preferenze e a quanto abbiamo visitato in rete.
Consiglio di fare almeno una prova (Lightbeam può essere facilmente disinstallato) e lasciare lavorare l’add-on per qualche giorno, per esaminare poi il database dei dati raccolti e farsi un’idea di cosa succede effettivamente.