Motori di ricerca ecologici
Una selezione di motori di ricerca sul web con la caratteristica di essere verdi, ecologici, ecocompatibili, ad emissione zero. O perlomeno di sforzarsi di essere meno impattanti sull’ambiente.
Nel web ci sono motori di ricerca specializzati nel produrre risultati coerenti con la selezione di siti impegnati con una linea di condotta eco compatibile.
Qui però riportiamo una selezione di motori che sono impegnati, in maniera differenziata, ad avere un minore impatto ambientale. Eccoli:
Si tratta di un buon motore di ricerca ed anche di un portale ecologico. In collegamento con altre organizzazioni sensibili ai problemi ambientali traferisce a queste parte dei guadagni ottenuti dagli utenti. Alla visualizzazione dei risultati della ricerca, l’utente può scegliere quale organizzazione sarà beneficiata. Da quel momento ClimateGift trasferisce il 50 percento dei guadagni relativi alle pubblicità visualizzate all’organizzazione scelta.
Il sito visualizza notizie, articoli e una serie di applicazioni.
Un utente registrato può personalizzare la propria home page con i vari elementi disponibili, quali notizie, informazioni meteo, sport, foto, video, email. La registrazione non è richiesta per effettuare le ricerche.
Su questo motore di ricerca si sono spese parole a proposito del fatto che ci sia Google alle spalle o meno. Con Ecoogler le ricerche avvengono allo stesso modo degli altri, ma ogni ricerca produce un vantaggio ecologico a favore della foresta Amazzonica e delle risorse idriche di quella zona, che rappresentano un quarto delle acque dolci delle riserve planetarie. Come avviene questo ?
Ogni ricerca effettuata con Ecoogler viene conteggiata per una foglia di un albero. 10.000 foglie, o ricerche, corrispondono ad un albero che verrà piantato in Amazzonia. Per ottenere questo risultato Ecoogler lavora con l’organizzazione Svizzera senza scopo di lucro Aquaverde, che dal 2002 si occupa di proteggere la foresta pluviaviale dell’Amazzonia.
Ecosia è un motore di ricerca ecologico sostenuto da Yahoo, Bing e dal WWF. Funziona fondamentalmente come qualsiasi altro motore di ricerca ma, a differenza degli altri, dona almeno l’80% dei guadagni pubblicitari per sostenere un programma di protezione della foresta pluviale gestito dal WWF.
Per questo, gli utenti di Ecosia possono salvare circa due metri quadri di foresta pluviale ogni ricerca effettuata – senza spendere un centesimo. Inoltre tutti i server di Ecosia, funzionando con energia verde, non producono emissioni di CO2. Utilizzando Ecosia, le tue ricerche in rete diventeranno ecologiche.
Forestle utilizza i proventi derivati dalla pubblicità a favore delle regioni delle foreste pluviali. Le pagine che visualizzano i risultati delle ricerche mostrano anche inserti pubblicitari che derivano da Yahoo, di cui Forestle è partner.
Il 90% delle entrate è quindi donata al programma adopt an acre, promosso da The Nature Conservancy che utilizza questi fondi per un piano di protezione delle foreste.
Si tratta di una versione di Google con sfondo nero, come altri esistenti sul web, a cura di LifeGate.
Non è chiaro quale sia il reale risparmio indotto da uno schermo nero rispetto al tradizionale bianco. Qualcuno sostiene che si risparmierebbero da 750 a 3000 megawattora all’anno su tutto il pianeta, mentre LifeGate ritiene che il valore sia enormemente inferiore. Nonostante ciò ha comunque deciso di dare il proprio contributo con questo portale.
Come il precedente, è un altro motore di ricerca che in effetti crea semplicemente una interfaccia a Google utilizzando uno schermo nero.
L’obiettivo è di ridurre il consumo di energia, basandosi sul calcolo in base al quale per mostrare un video bianco il consumo è di circa 74 watt, mentre per mostrare ad video nero il consumo è di 59.
Consiglio di leggere la traduzione in italiano, evidentemente automatica, per farsi due risate.
“Znout” deve il suo nome a “zero negative output” in quanto risulta essere un motore di ricerca a emissione di CO2 neutrale, dato che il consumo viene misurato e compensato.
Il consumo di energia viene calcolato dal partner independente CO2stats, che tiene conto non solo del consumo dei server utilizzati per le ricerche ma anche le emissioni relative all’intera infrastruttura di rete. Viene calcolato anche un valore per il computer utilizzato dall’utente.
Ogni mese vengono prodotti dei certificati di energia rinnovabile in modo da bilanciare l’impatto ambientale causato da Znout, che compra i certificati grazie alle entrate pubblicitarie.
Pingback: ECOSIA- Il motore di ricerca che pianta alberi - Pellicano Papers