Le petizioni online
Come dimostrano i social network, uno dei più ovvi usi della rete è quello di condividere e raggruppare. La possibilità di raggiungere tantissime persone a costi pressochè nulli fu percepita molto prima dell’invasione delle aziende e dei marchi commerciali.
E infatti l’idea di usare questi strumenti per campagne e petizioni è molto diffuso. Ci sono svariati siti che permettono di promuoverle, sia in Italia che in altri paesi.
Possono essere per motivi umanitari, a sostegno degli animali, per la cultura o per l’ambiente e per mille altri motivi. A volte validi, a volte meno.
Voglio segnalare solo due dei tanti siti che se ne occupano, sono entrambi internazionali, ma il primo è localizzato per vari paesi.
Anche il Garante Privacy vuole vederci chiaro e apre un’istruttoria su Change.org
Articolo del 27 luglio 2016 su Repubblica.it