La scelta del colore del marchio
Premesso che esistono impostazioni culturali che hanno formato le nostre abitudini, di sicuro il nostro occhio associa i colori a stati d’animo ed emozioni.
La ricaduta che questo ha sui marchi aziendali è abbastanza ovvia, vista con lo sguardo dei giorni nostri. Probabilmente era molto meno evidente qualche decennio fa e forse certi sviluppi si sono avuti solo con l’evoluzione dell’industria pubblicitaria e con la disponibilità di immagini a colori.
Pare che normalmente una persona realizzi un giudizio subconscio nei confronti di un prodotto, di un ambiente o di altre persone, nel giro di 90 secondi e più di due terzi di questa opinione sia basata sul colore (ricerca dell’Institute for Color Research).
Si dice che il colore blu sia legato all’onestà e all’affidabilità (si pensi ai marchi di IBM, facebook, Twitter), mentre il rosso sia un colore energetico, connesso con velocità e intraprendenza (Levis, Netflix, CocaCola, Spalding) e l’elenco può proseguire a lungo.
La scelta del colore giusto per il tuo marchio
Trovandosi a disegnare (o ridisegnare) il proprio logo, occorre innanzitutto capire quali caratteristiche ha il marchio associato, in quale categoria ricade l’attività a cui si riferisce.
Tra le tantissime guide che può essere interessante consultare, c’è anche un quiz online che in pochi minuti fornisce l’indicazione sul colore da usare.
Di sicuro non sostituisce una seria ricerca di mercato e l’ausilio di professionisti, ma può essere un primo suggerimento.