Il 30 giugno 1 secondo in più
La definizione del calendario, con la sua suddivisione in mesi e settimane, è ovviamente una convenzione per la comodità delle persone.
Come sappiamo un anno rappresenta il periodo di rivoluzione della Terra intorno al Sole. Da lì derivano poi le suddivisioni in periodi più brevi. A parte il giorno, che è il periodo di rotazione della Terra intorno al proprio asse.
Però la Terra è tutt’altro che precisa nel suo viaggio intorno al Sole. Infatti esistono gli anni bisestili che aggiungono una giornata ogni quattro anni.
Ma non solo. Da quando esistono gli orologi atomici ci si è resi conto che talvolta la Terra rallenta per qualche millisecondo, creando una discrepanza con gli orologi.
La soluzione più semplice è quindi quella di aggiungere un secondo agli orologi. Questo “secondo intercalare” è già stato usato più volte nel passato: 25 volte tra il 1972 e il 2012, e succederà ancora quest’anno.
L’ente preposto ha quindi fissato per il 30 giugno 2015 la modifica degli orologi: dopo le ore 23:59:59 non saranno le 00:00:00 ma le 23:59:60, poi il tempo tornerà a scorrere normalmente e gli orologi segneranno le 00:00:00 (il secondo intercalare viene sempre aggiunto in quella data o il 31 dicembre).
In effetti in Italia la modifica cadrà il primo luglio, in relazione alle differenze rispetto all’UTC (il tempo universale che è riferito al meridiano di Greenwich e non tiene conto dell’ora legale).
C’è chi prevede già effetti catastrofici per la ricaduta di questa modifica “imprevista” sui computer, e in effetti l’ultima volta sono stati riscontrati crash di alcuni sistemi, ma da allora sono state prese opportune contromisure e i sistemi di sincronizzazione hanno già iniziato ad inserire alcuni millisecondi per arrivare alla scadenza … puntuali.