Mikis' Bookmarks

Sono tempi in cui molti di noi hanno in tasca uno smartphone al quale spesso affidano non solo informazioni personali (a partire dalla rubrica dei contatti fino a tutte le conversazioni svolte su WhatsApp), ma anche l’accesso ai social e a servizi di vario tipo fino ad arrivare alle app che permettono di entrare in banca e svolgere operazioni con i soldi disponibili.

Quindi ad un certo punto hai deciso di aumentare il livello di sicurezza del tuo smartphone utilizzando uno dei sistemi che ti vengono messi a disposizione. In linea di massima si tratta di uno di questi: pin, password, segno, impronta digitale, riconoscimento del volto. Ovviamente non ci si può dimenticare della propria impronta o del proprio volto (anche se ci sono varie ragioni per cui potrebbero non essere più validi…), ma degli altri sì. Da qui in avanti mi riferirò solo al sistema protezione tramite segno (o “pattern”), per alcune particolarità, ma il discorso sulla sicurezza si applica a tutti i diversi metodi di protezione.

Cosa fare se per caso ci si dimentica del segno impostato a protezione dello smartphone ?
Può capitare di dimenticarsi di quale sia il segno impostato a protezione. Per entrare nuovamente nel proprio telefono ci sono alcune possibilità. Una possibilità è quella di usare un programma (in effetti ce n’è più di uno) che permette di risolvere il problema. Non voglio però percorrere questa strada, così come lascerei alla pura disperazione la possibilità di resettare il dispositivo allo stato di fabbrica, cosa che peraltro causerebbe la cancellazione di tutti i dati inseriti (ragione di più per pensare ad un backup preventivo e costante dei propri dati).

Mi risulta che fino ad un po’ di tempo fa ci fosse una modalità associata agli account Google, che però attualmente non è più abilitata.
Resta quindi un bel sistema reso disponibile da Samsung e ovviamente applicabile solo agli apparecchi di questa marca.
Premesso che occorre avere definito preventivamente un account Samsung, si entra nel sito Find My Mobile e si inseriscono i propri dati identificativi.
A questo punto è possibile ritrovare il dispositivo perso (facendolo suonare o identificando l’ultima posizione conosciuta), bloccarlo, fare il backup dei dati e cancellarli e -appunto- sbloccare lo schermo.

Le funzioni sono analoghe a quelle svolte dal servizio di Google, ma con in più la fatidica possibilità di sbloccare il telefono.

Come accennavo in precedenza, qualche dettaglio in più relativo al sistema di blocco tramite segno.
Il simbolo che viene realizzato deve unire almeno 4 punti e certamente alcuni segni che vengono usati sono più facili di altri. Più facili vuole anche dire più facilmente riproducibili. Nell’immagine che segue mostro alcuni possibili simboli che possono essere usati come protezione.
Un modo relativamente semplice per realizzarli e memorizzarli è quello di associare una sequenza numerica basandosi sui punti che vengono toccati dalla figura che si realizza.