8 giugno 2011 giornata dell’IPv6
Oggi, 8 giugno 2011, è l’IPv6 Day. Presentato come una festa o una giornata mondiale dedicata ad un evento su cui richiamare l’attenzione, è -in realtà- un grande test planetario per verificare se la struttura dell’Internet è pronta a funzionare con il nuovo protocollo.
Facciamo un passo indietro. La rete Internet si è sviluppata basandosi su un protocollo (una suite di protocolli) di cui l’IP (Internet Protocol, appunto) è componente fondamentale e che permette di attribuire un indirizzo univoco ad ogni singolo apparato raggiungibile. Ogni server, ma anche ogni client, connesso alla rete è identificato da un indirizzo formato da un numero del tipo 93.85.101.207 (qui ho usato la notazione decimale).
Con l’aumentare dei server, dei pc collegati in rete, degli apparati e a maggior ragione con gli apparati quali telefonini, tavolette che conoscono in questo periodo una grande diffusione, il numero complessivo di indirizzi in uso è cresciuto, tanto che si sta arrivando al collasso e all’impossibilità di aggiungere altri apparati. Certo, ci sono tutta una serie di sistemi che fanno sì che buona parte delle macchine non disponga di un indirizzo riservato, ma ne utilizzi uno per il breve periodo in cui deve essere online, rendondolo poi disponibile ad un altro utente.
Nell’insieme però il problema del numero di indirizzi disponibili, è stato posto sin dagli anni ’80 e in epoca più recente è stato proposto ed approvato il nuovo sistema denominato IPv6, come evoluzione dell’attuale IPv4. In poche parole mentre IPv4 usa 32 bit per indirizzo, IPv6 ne usa 128 permettendo di indirizzare una quantità maggiore di apparati: per la precisione la differenza è nell’ordine di 29 ordini di grandezza !! e permette di avere 666.000.000.000.000.000.000.000 indirizzi unici (cioè 666.000 miliardi di miliardi).
Il 2011 è l’anno in cui gli indirizzi IP terminano di essere disponibili ed è quindi necessario mettere in atto il nuovo protocollo, disponibile dal 2004 ed attivo dal 2008, per potere disporre di tutti gli indirizzi che servono per lo sviluppo della rete, che sempre più si utilizzeranno anche per automobili, lavatrici, televisori eccetera.
Oggi, per 24 ore, dalle 0 a mezzanotte UTC (quindi per l’Italia 2 ore dopo: dalle 2 di mattina dell’8 giugno alle 2 della mattina del 9 giugno) alcuni dei più grandi operatori della rete, implemeteranno il nuovo protocollo in modo che tutte le comunicazioni sfruttino l’IPv6, anche se naturalmente i nostri computer casalinghi resteranno IPv4. Vediamo se tutto funziona come previsto, in attesa del vero passaggio definitivo, che sarà comunque presto, questione di qualche mese ancora.
Nel frattempo puoi verificare il tuo livello (quello del tuo pc) di preparazione al protocollo IPv6 con questo test.